L'omosessualità è un abominio per la Chiesa  

Posted by Padre Joseph in , , , , , , , , , , , ,

17 novembre 2008

Colto Padre,
la prego di fare chiarezza su un dubbio che mi arrovella. Un caro amico molto devoto della parola di Dio, sul quale avevo fatto anche un pensierino, mi ha ribadito per l’ennesima volta che secondo la Bibbia l’Omosessualità non è voluta dal signore. Lo ricorda san Paolo nei suoi epistolari forte di un versetto del levitico (18:22) secondo il quale l’Omosessualità è considerata abominio e non può essere tollerata in nessun caso. Così ho cercato quel versetto ed ho trovato la seguente prescrizione: “Non avrai con maschio relazioni come si hanno con donna: è abominio.” A parte la misoginia di dare una prescrizione del genere solo per gli uomini, leggendolo alla lettera mi viene il dubbio che per migliaia di anni ci abbiate preso per il... in giro. Infatti, da un punto di vista strettamente tecnico, due uomini non possono in nessun modo avere tra loro relazioni come si hanno con una donna. Se vuole scendo nei dettagli ma mi pare lapalissiano che, mancando al maschio i genitali femminili, due uomini non possono penetrarsi la vagina tra loro, non le pare? Quindi, per quanto mi riguarda, quel versetto ha un vizio di forma e lo considero non valido.
Gaiamente suo
Cristiano M.


Ignorante und folkare sporkaccionen,
tu cerca fizio anke in fersetten ti Pippia! Tu gioka kon le parolen per tirare akvua, e non solo kvella, a tuo mulinen. Tu sa meglio ti me ke kon tonna no si fa solo kvelo ma essa è proffista anke ti altri orifizien, ke sono kveli ke usi kon altro maskien, sporkaccionen! Orifizien ke sono anke fietaten ta kiesa perkè ta kulo no nasce pampino, e neanke ta pokka! E se sono fietati per tonna, ke est un kratino sotto e serfe solo per prokreazione und fersamenten otto per millen (tanto è fero ke noi no fa prete tonna manko per le pallen), fikurati per maskien! Retimiti e kominzia a prokrearen. E se proprio tu no riesce ta a me tuo telefono, preko.

This entry was posted on lunedì 17 novembre 2008 at 12:41 and is filed under , , , , , , , , , , , , . You can follow any responses to this entry through the comments feed .

7 commenti

cristiana  

Eminenza,ha dimenticato un fenomeno assai naturale, permesso quindi da nostro Signore,che avviene dopo periodi di astinenza sessuale e che a maggior ragione include i sacerdoti -senza dubbio anche lei e il Santo Padre-: la polluzione notturna,ahimè inutile alla procreazione.Noterà la mia delicatezza nel non aver parlato di onanismo.
sua Cristiana

18 novembre 2008 alle ore 06:28

Zguzare me, Rev.mo, Zan.mo et garizzimo golego, ma de guale "orifizien" de dona du barlare?
Me ghiedere berghé me gonfezare giovana ragassa uno bogo birighina (me no bodere dire zuo nomo) ghe uno zuo amigheddo dire lei:
"gara me volere meddèllo a de in bosdo ghe nezzuni avere mezzo brima".
Alora ragassa rizbodere ghe lui dovere meddère zuo arnezo in oreghio. Boi ragassa chiedere me se lei avere faddo gravo beggado mordalo.

Me no zabudo resbondère, bergiò io ghiedère a du Rev.mo golego:
"ze alegra ragassa uzare oregghie ezzere beggado mordale gome uzare duddi altri "orifizien"??"

Berdonare garizzimo golega mia gnoransa, ma me dovere dare boi bregize izdrusioni a mii bravi bredini ghe gonfezare dudi giorni molde moldizzime ragasse nere di vilagi di zavana.

Grassie reverendo Badre, laudatus sis Dominum, amme!

18 novembre 2008 alle ore 09:53

Puona tonna, poluzione nutturnen è krafe pekato che ciofane uomo tefe konfesare a proprio paroko con molto minuziosen partikolaren. Onanismen è krafe pekato per non kometere kvuale prete può tare una manen.

Karo koleken sotosfilupaten, tu defe sapere pene ke kiesa accetta solo orifizien dofe si fanno pimpi, e per kvuel poko ke io sa è uno solamenten. Spero ke kvesta rakomantazionen no ti entri ta orekkien et eska ta altro orekkien, sennò fuole tire ke tu ha kvalkosa ta farsi skusaren.

18 novembre 2008 alle ore 11:04

Uuuh, uuuh, uuuh, ghe ridère!
De, garizzimo golego, avere ghiamado me "sotosfilupaten", aaah, aaah, oooh,oooh, alora me ribenzare guando me dandi ani bazzadi sdare in Zeminario di Gambala et venire uno Monzignore da Alemania (ghe se ghiamare Josebbhe gomo de rev.mo Badre) a vizidare a duddi noialdri azbirandi bredi di Afiga nera, brobrio quando noialdri sdare duddi soddo doggia, uuuh,uuuh, ghe ridère.
Alora Monsignore guardare noialdri uno ber uno e boi ezglamare:
"Ich no fetere ke cvesti peli ciofanen ezere sotosfilupaten. A Ich zemprare infece ezere zvilupaten soto!"
Uuuh, me angora ridere di badduda di zuo golego dedezgo.
Domeneddeo berdoname!

19 novembre 2008 alle ore 01:36
Anonymous  

Salve, mi plesento, io essele suolina cinese.
Mi chiamo solella Chiu Cham Po.
Io leggele semple sua posta levelendissimo Padle ed essele semple molto intelessata ad algomenti che lei tlatta. Me essele timida e non sclivele mai.
Me velgognale quando padle Bongo pallale di cosa glande sotto doccia.Me licoldale cosa glande glande vista quando padle sottosviluppato venne tlovale noi suoline in convento. Fu ploplio padle con cosa glande che disse me " tu cambiale nome, non più suol Addololata, nome pelfetto pel te è chu cham po" .
Lì pel lì non capile, ma poi capile molto bene.

19 novembre 2008 alle ore 01:58

Qui, a forza di parlare di sesso, omosessualità e orifizi giusti per fare "pampini" (spero di aver scritto bene), stiamo oltrepassando il limite della decenza.
Ora poi ci si mettono pure il rispettabile Padre africano che ridendo, scherzando e non volendo (forse) la butta sullo scurrile (e scrive Afiga invece di Africa), e la suorina cinese che cambia nome senza capire, poi però capisce pene, pardon, bene, siamo veramente fuori misura.
Spero che il discorso ritrovi il binario giusto della discussione costruttiva, del leale confronto, delle reciproche comprensione e correttezza, del riconoscimento del ruolo che a ciscuno compete, del rispetto della dignità altrui e...
e..., per voler usare il linguaggio dei politici mi sono perso.
Però vorrei concludere con una piccola ma importante raccomandazione: cercate tutti di usare termini non equivoci.
Lei, per es., sorella Chu cham po, non potrebbe sforzarsi almeno una volta di usare la "r" quando scrive la parola "glande".
Eeeh, ma dico io! E ha anche avuto l'ingenuità di chiedersi perché le hanno suggerito di cambiare nome?

19 novembre 2008 alle ore 08:33

Semel in anno licet insanire.
Tanto siete tutti skomunikaten!

19 novembre 2008 alle ore 10:30

Posta un commento