Il battesimo come salvezza. Della chiesa.  

Posted by Padre Joseph in , , , , , , , , , ,

19 gennaio 2009
Gentilissimo Padre Joseph
Mi scuso in anticipo per la lunghezza della mia lettera.Vorrei porle alcune domande in merito al battesimo. Sono un neo-apostata che ha richiesto all'Arcidiocesi di Milano lo sbattezzo. Questa mia richiesta è stata accolta e mi è stata notificata -ironia della sorte - due giorni prima dello scorso Natale. Dando un'occhiata sul sito del Vaticano leggo l'Angelus di domenica 11 gennaio 2009 nel quale Sua Santità Papa Benedetto XVI dichiara: «Quale gioia per i genitori cristiani, che hanno visto sbocciare dal loro amore una nuova creatura, portarla al fonte battesimale e vederla rinascere dal grembo della Chiesa, per una vita che non avrà mai fine!»
Considerando che lo stesso Papa nel 2007 ha pubblicato un documento in cui si spiega che "i bambini che muoiono senza aver ricevuto battesimo saranno comunque salvati e godranno della visione beatifica", non pensa che si sia contraddetto e che quindi l'infallibilità papale sia un po' un buco nell'acqua?
Nel medesimo Angelus leggo anche:«Ecco la stupenda realtà: la persona umana, mediante il Battesimo, viene innestata nella relazione unica e singolare di Gesù con il Padre, così che le parole risuonate dal cielo sul Figlio Unigenito diventano vere per ogni uomo e ogni donna che rinasce dall'acqua e dallo Spirito Santo
Avrei bisogno di un chiarimento: questa "relazione che rende vere le parole per ogni uomo e donna" si verifica dopo il battesimo o dopo la morte terrena (e con il successivo inizio della vita eterna)? No, perchè se è con il battesimo che si manifesta questa particolare situazione, credo che abbiano sbagliato unguento durante la mia cerimonia e che per quello non abbia funzionato; questo mi ha conseguentemente indirizzato nel mio attuale ateismo. Potrei fare causa alla parrocchia in cui sono stato battezzato per imperizia sacramentale?
Vorrei infine sapere cosa ne pensa del pedobattesimo in generale ovvero del fatto di iscrivere un innocente bambino, che non è in grado di capire cosa gli stia accadendo (se non uno shampo con cerimonia), ad una congregazione religiosa senza che l'abbia richiesto. E successivamente come si può pensare che un bambino che viene cresimato a 11 anni possa appunto "confermare" la sua fede in Gesù, nonostante (ad esempio) creda ancora a Babbo Natale? Ci sarà mica un
nesso tra il Signore e quel simpatico vecchietto che porta i doni a Natale (facendo peraltro concorrenza a Gesù bambino)? La ringrazio in anticipo per la Sua disponibilità.
Scomunicatamente Suo


Maledetten pekatoren,
kiariamo supito kosetten: kiesa no spaglia mai. Premessen kvesto, fenko supito a sciogliere tuoi tuppi. Papen tice ciusto kvanto aferma ke kon patesimen pimpo rinasce in kiesen, est nostro moto per marchiare fitellinen et dire at altri alevatoren: Kvesto apartiene a noi! Tuo stupiten spatezzen no può togliere markien, ke est intelepile. Afermare ke anke pimpo no patezzaten fete regno ti Tio est moto per fare kapiren ke tanto, ti patezzi o menen, komunqkve sei ropa nostren, kvinti indofe skappi?
Se tu no ti sente apartenere a kiesen no fuol tire ke tu malpatezzaten, solo ke tu, maledetten pekatoren, fa uso improprien ti tua intelicenzen, ke cerka ferità fuori ta recinto ti kiesen, infece ti pere tutto kvelo ke fatikanene tice.
Petopattesimen (ke pela parolen!) est moto migliore ti fare pattesimen: pimpo intifesen anke se no konsenzienten, troppo tepole per opposizionen, kon atulten sotto rikatten moralen ke kontuce te a kostituirti a parroken, e kvanto arrifa età ti racionen no può più fare nienten... no c'è niente ti meglien, Ja! Dopo kvesto tu ankora kiete perkè noi patezza da pimpi, fa prima komunione ta pimpi e fa kresimen pratikamente ankora ta pimpi? Perkè, per apunten, est meglio fare tutto kvesto kvanto persona krete ankora a Papponatalen.

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13 commenti

Anonymous  

Ma sono le qualificazioni per i mondiali di "Banalità e Luoghi Comuni"? :-O

19 gennaio 2009 alle ore 03:53

Grazie Padre, rifletterò sulle sue parole, ma che lei si porti la claque anonima non me lo aspettavo!
tonna marina

19 gennaio 2009 alle ore 04:51

Un neonato si fida ciecamente dei suoi genitori e sa che il battesimo non è una violenza o qualcosa di imposto ma è un dono, un atto d'amore. Lui non può richiedere esplicitamente nulla, se non col pianto! Ciò non vuol dire che i suoi genitori non debbano dargli niente. Una persona che non ha l'onore di essere un genitore o che vuole muovere una polemica o apparire contro-corrente, non può esprimersi al posto di neonati, perchè sono due voci di natura completamente diversa! Mi chiedo con quanto rispetto e pazienza reagirebbe al pianto dei propri figli, tutta questa gente che giudica il battesimo una violenza o quanto li vizierebbe o potrebbe agire, inconsapevolmente o no, in modo realmente sbagliato per l'incolumità affettiva e non di un figlio.
Il battesimo è come fare un dono alla persona che ami, che corrisponde il tuo amore e quindi non rifiuta il tuo dono. I neonati sono più ricchi di spiritualità e sagezza di quanto potresti immaginare; essi sono un dono di Dio. I genitori, che hanno il dovere di custodirli, così come gli procurano (ovviamente senza il suo consenso) ciò che ritengono più opportuno, come indumenti, pannolini, etc., allo stesso modo praticano col battesimo un nutrimento spirituale, restituendo a Dio una sua creatura, venuta al mondo attraverso un uomo ed una donna. Non definirei affatto questa tradizione una violenza, tanto meno nel cristianesimo, se consideri che in altre culture esso corrisponde ad altro tipo di riti, che richiedono senza dubio una vera fede in Dio: circoincisione, rasatura, lavacro, buchi ai lobi, etc. Il battesimo in sè, celebrato con amore e consapevolezza, non ha mai fatto male ad alcun essere vivente. Ti assicuro che la mancanza d'amore fra i genitori è di gran lunga più dannosa di un festoso ed innocuo battesimo.

19 gennaio 2009 alle ore 06:55

Parti da un preconcetto non verificato scientificamente: Che un neonato è figlio di dio.
Tanto per cominciare è mio figlio e poi fino a quando non me lo fai vedere per me "dio" è solo il risultato di un fenomeno collettivo schizofrenico.
Per quanto riguarda la scelta di un neonato, per il particolare contesto virale Italiano (e non solo) ritengo che è una forzatura fare il battesimo ad un bimbo..perche non ha alcun senso pratico ai fini della sua corretta crescita.
La religione è una questione per adulti coscienziosi e se questa diventa un'epidemia verso bambini allora va assolutamente debellata.
Dobbiamo costruire uno stato civile laico di adulti liberi di scegliere le proprie credenze religiose e non uno stato terrorista che forza ed impone usanze apparentemente barbare rivendendo valori e sostituendosi alla legalita di unmo stato civile laico.
Come per la patente automoblistica ci vuole una patente religiosa che si puo prendere solo dai 18 anni in poi il resto sono solo manipolazioni sociali dirette ed indirette al puro fine di controllo totalitario di stampo simil nazi/fascista.
P.S.
Sono battezzato a 6 anni (purtroppo) e cresimato a 23 anni in piena coscienza.Ho frequentato attivamente e gioiosamente il catechismo e la parrocchia e mi piacerebbe pensare ad un dio buono...come risultato ultimo di questa razza umana.

19 gennaio 2009 alle ore 06:56

Nessun essere appartiene ad un altro, in realtà. Non sei tu che dai la vita ma Dio, e i veri scenziati lo sanno, ammettendo i meravigliosi e naturali limiti umani. Nessun uomo ha mai visto la vera forma di dio e non si può arrivare a coglierla con la ragione perchè Dio non è solo un concetto, la nostra razionalità è troppo stretta e il nostro campo visivo anche. L'esistenza di Dio esiste è manifestata attraverso gli uomini semplicemente dall'amore e dal perdono. Quando scopri di amare una persona anche quando non puoi vederla più o hai dimenticato il suo volto, perche hai fiducia del suo amore nei tuoi confronti, più o meno è così... Ma non sarò di sicuro io a farti vedere Dio. Puoi chiederlo direttamente a lui, rivolgendoti come se parlassi con tuo padre. Poi sta a te scorgere ogni sua risposta o accorgerti degli angeli, anche se non li puoi vedere, semplicemente perchè appartengono ad un mondo pretersensibile. Io non vado molto spesso in chiesa ma mi occupo di mistica e di antropologia. Cmq nessuno mi impone niente e mi sento libera, e non posso affermare come tanti che Dio non c'è perchè ho avuto tangibilmente più d'una dimostrazione che esiste. Ho iniziato a vedere le sue risposte quando ero molto lontana da lui inabissata nella mia solitudine e ci sono voluti 10 anni per ammattere a me stessa che esiste.

19 gennaio 2009 alle ore 08:55

Isobel, credo che la questione si possa riassumere nella tua frase
"Poi sta a te scorgere ogni sua risposta"
ovvero la risposta la vede chi vuole vederla (e -mia opinione- il fatto che la risposta la si veda non significa che ci sia davvero).

19 gennaio 2009 alle ore 09:16
Anonymous  

@isobel: lascia stare, non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.

In generale: un genitore tende a donare ai figli le cose più preziose. Sacrifica per i figli la propria libertà, gli compra cibo e vestiti rinunciando ad altre cose, gli dona il suo tempo e la sua vita. Infine, gli dona la sua fede.

Io non ci trovo nulla di strano, nè di innaturale. Il figlio poi può fare quello che vuole (tanto che esiste la Cresima, ossia il sacramento della Confermazione).

Ma, onestamente e senza la pretesa di giudicare nessuno, non so quanto abbia senso affrontare certi discorsi in certi luoghi.

Ciao a tutti e scusate l'intromissione,
l'Anonimo di cui sopra. :-)

19 gennaio 2009 alle ore 14:44

@Anonimo
Il fatto di battezzare ha prevalentemente due valori:
- quello spirituale, a cui i cattolici riconoscono un enorme importanza e al quale atei/agnostici/ecc.... diciamo i "non-cattolici" non ne danno affatto (se leggi sul sito dell'uaar noterai che lo sbattezzo NON viene considerato un "contro-rito vendicativo");
- quello burocratico, al quale i cattolici non ho ben capito che valore diano; i non-cattolici sono invece infastiditi dal vedersi iscritti in un'istituzione alla quale non hanno chiesto di far parte (e dalla quale magari si sentono discriminati: ricercatori, omosessuali, ecc.).
Il fatto di far parte di una simile istituzione è -per chi non ne riconosce l'autorità- un enorme fastidio e sintomo di grande incoerenza. Pertanto si richiede la "disiscrizione".

Quanto poi alla cresima, come qualcuno fa notare, viene fatta in genere attorno agli undici anni, quando non sempre si hanno le idee chiare sulla propria fede e quindi confermarla difenda un paradosso.
Riguardo al fatto che poi il battesimo sia un dono, non sarei così d'accordo, perchè purtroppo in alcuni casi (conosco più di un esempio tra i miei amici) il battesimo viene fatto per tradizione, non perchè si creda davvero nella religione. "Io non credo in Dio, ma mio padre -il nonno del battezzato- ci tiene così tanto" per cui dicendo come alcuni di voi "che male può fargli?" lo compie comunque, anche non gli riconosce alcun valore.

19 gennaio 2009 alle ore 23:55

Ahaha, non ti avevo mai incontrato prima, Complimenti.
Ho visto un tuo commento sul mio blog.
Hai visto qualche pezzo su Joseph, scrivo su di lui ogni tre quattro giorni.
Mi fa piacere averti trovato, bel blog, ahhaha.
Io linko anzi, se no ti perdo.
Fa lo stesso se ti va.
Sei nel blogroll.
Ciao, a presto, complimenti ancora.

Blogger

21 gennaio 2009 alle ore 16:54

Caro Sandro Sandrone le tue domende mi sembrano pertinenti... Caro Joseph le tue risposte sono le più spassose che io conosca ;-D grazie per farmi passare ogni volta dei momenti di ilarità pure.
Vorrei entrare nella discussione, ma capisco che per i credenti parlare di libertà di scelta è come parlare arabo o dire una bestemmia. Per loro c'è un'unica libertà di scelta che è dio. Io sono agnostica, atea insomma, penso che l'individuo vada rispettato qualsiasi scelta faccia, pertanto rispetto anche chi crede in papponatalen.
Mio figlio l'ho fatto battezzare perchè la nonna rompeva talmente tanto che non si poteva dire di no. Con questo non è che mio figlio appartenga alla Chiesa, è stato allevato senza pregiudizi nè imposizioni, il che vuol dire che non gli ho insegnato le preghiere, ma non ho neanche parlato male dei preti e della Chiesa. Non ha più frequentato religione a scuola quando l'ora alternativa lo ha interessato di più, praticamente dalla seconda elementare in su. Ha fatto la comunione, scegliendo in modo libero, ma ritengo fosse attratto dalla festa e dai regali. Dopo ha deciso liberamente di non fare la cresima, ormai abbastanza grande per decidere se si sentiva attratto dalla fede.
Se parlasse di sbattezzo, mi stupirei, perchè vorrebbe dire che il battesimpo ha avuto un qualche valore (positivo o negativo) nella sua vita il che non è.
Ma se lo volesse lo supporterei dandogli la massima collaborazione. Io sono battezzata e ho frequentato la scuola privata cattolica (suore) e se questo potessi considerarlo come un dono d'amore dei miei genitori mi incavolerei non poco. Tutto è utile nella vita anche le cose negative, e questo dono che voi cattolici chiamate d'amore, mi ha insegnato ad essere profondamente laica e a rifuggire la chiesa in quasi tutte le sue espressioni. Ma rispetto il vostro amore per babbonatale, forse ricevete più doni voi di quelli riservati a me, ma che si può fare, io preferisco la befana!

23 gennaio 2009 alle ore 04:52

Il battesimo e la comunione altro non sono che violenze che le persone adulte commettono su bimbi innocenti. Determinando, nella maggior parte dei casi, le scelte della loro vita ed arrogandosi un diritto di proprietà che non appartiene loro. Non voglio sindacare sul diritto sacrosanto di ogni essere umano ad avere fede, così come pretendo che non si pontifichi sul mio essere atea. Ognuno faccia ciò che crede,ma quando è in grado di scegliere, in età adulta.
L'immagine del marchio a fuoco, caro Padre, è quanto mai pertinente.

23 gennaio 2009 alle ore 05:34

Cara Rossaura
sono Sandro, ma scrivo con il mio account di Google.
Sono d'accordo su quasi tutto quello che scrivi, ma vorrei fare una puntualizzazione sulla questione sbattezzo:
il battesimo non ha valore spirituale ma come puoi leggere qui (http://www.uaar.it/laicita/sbattezzo/#05) lo scopo di questa "disiscrizione" è legato ad una questione di democrazia.
Com'è noto la chiesa agisce "fastidiosamente" nelle questioni politiche, partendo dal presupposto che gli italiani sono cattolici (che l'aborto/eutanasia/anticoncezionali/sesso prematrimoniale/cellule staminali siano giusti o meno non va stabilito perchè lo vuole la chiesa/dio... ma per una questione più ragionata, ovvero in base a etica e logica... che non sono esclusiva dei cattolici).
Il fatto che la Chiesa abbia tutto questo potere mediatico e di influenza anche nell'ambito della politica (e quindi della legiferazione) è causato dal fatto che l'Italia non viene considerato uno stato laico, ma -almeno statisticamente- viene considerato cattolico.
Su cosa si basa questa statistica? Di certo non in base sulla frequentazione di funzioni religiose (perchè sarebbero dati difficilmente monitorabili... e -mi sia concessa un po' di malizia- in tal caso i dati sarebbero molto diversi), ma in base al numero di battezzati.
Quindi non ha importanza che uno sia credente praticante (come immagino siano Isobel e Anonimo), dato che anche uno come tuo figlio (battezzato, ma non praticante... e magari nemmeno credente) rientra in questo numero.
Considera infine che esiste gente che si sente discriminata dalla chiesa (come ho già detto: omosessuali, ricercatori, ecc.) e immagina quanto questa gente possa essere infastidita di far parte di questo "quorum".
Parafrasando, come si potrebbe considerare una persona con delle ideologie simili a quelle cattoliche se fosse stato iscritto alla nascita dai genitori ad un'associazione pro-aborto, pro-eutanasia, ecc... Suppongo che ne chiederebbe la disicrizione.
Lo "sbattezzo" (termine chiaramente provocatorio) ha lo stesso scopo.
È come dire "Volete fare questa legge? Mi girano le palle, ma se volete farlo, almeno non strappatemi il mio assenso silente".
C'è da dire che non abbiamo la certezza che questa richiesta abbia realmente effetto a livello di statistica, ma per meno di 4 euro di raccomandata A/R, tentar non nuoce.
Molto più probabilmente questo cambiamento si verificherà tra qualche decina di anni, causa calo di vocazioni e diminuzione di battesimi (sicuramente più efficace dello sbattezzo). Ma se si può accellerare questa transizione, perchè non farlo?

23 gennaio 2009 alle ore 06:09

Sul battesimo potremmo dire che se la religione deve essere una scelta ponderata ha poco senso realizzarlo da neonato. Peraltro trattasi di un atto meramente simbolico e come tale va considerato. Detto questo credo che sarebbe giusto facilitare i modi e snellire i tempi procedurali che sono necessari per essere sbattezzati.

Credo che già la prima comunione debba invece essere valutata perché cmq il bambino può anche nn aver desiderio di frequentare quegli ambienti ed avere le idee chiare sul suo rifiuto.

Per il resto Padre le faccio i complimenti per come viene bene in video su you tube LOL

Faccia solo attenzione a non finire correlato con siti peccaminsi Sua Santità...

24 gennaio 2009 alle ore 05:20

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