Eluana Englaro e la voce del Vaticano  

Posted by Padre Joseph in , , , , ,


12 novembre 2008

Caro padre,
La povera Eluana Englaro è ad un punto cruciale della sua esistenza terrena. La Cassazione non ha dato seguito al ricorso della procura di Milano contro la decisione della Corte d'Appello che autorizzava l'interruzione dei trattamenti sanitari, e quindi per la povera ragazza potrebbero aprirsi le strade di un sollievo definitivo alle sue sofferenze, che vanno avanti da ben sedici anni. Sono una cattolica convinta e proprio per questo credo che la natura dovrebbe fare il suo corso e non essere ostacolata da procedure contro natura, tipo l'accanimento terapeutico, le alimentazioni forzate, le respirazioni artificiali. Invece per la Santa Sede sospendere l'idratazione e l'alimentazione in un paziente in stato vegetativo è "una mostruosità disumana e un assassinio". Mettendo da parte la mia contrarietà verso l'ingerenza della chiesa nelle vicende giudiziarie italiane, insomma, mi spiega cos'è per la chiesa contro natura e cosa è lecito?
Maria Lourdes

Kara Ma-tonna,
Non c'è rekola ceneralen, kvinti è presten detten: kontro natura è tutto kvelo che ci sta sui zebedei, pro natura è tutto kvelo ke ci fa komodo. Semplice, no?

This entry was posted on mercoledì 12 novembre 2008 at 03:39 and is filed under , , , , , . You can follow any responses to this entry through the comments feed .

13 commenti

Era fin troppo chiaro che questo fosse la sua linea guida

12 novembre 2008 alle ore 05:27

io ribollo...
mi perdoni padre perché sto bestemmiando da ore!
marina

12 novembre 2008 alle ore 08:44

Reverendo Padre,
ieri sera tardi don Mazzi, interpellato sugli ultimi sviluppi del caso Eluana Englaro, ha detto al Tg3 che era di ritorno dall'Africa sub sahariana e che, avendo visto come ancora migliaia di bambini soffrono la fame e molti di loro muoiono per mancanza di cibo, gli restava difficile capire la l'importanza e la priorità che viene data a certe vicende nostrane.
Poi si è fermato.

Secondo me perché non si è sentito libero di sconfessare apertamente e in pubblico le intransigenti prese di posizione del Vaticano sul caso in questione; che scandalizzano, a quanto leggo, perfino una certa Maria di Lourdes.

La sua risposta conferma quanto sospettavo: io credo che dalle sue parti si parla tanto di vita e di morte, ma non si ha un concetto umano (e cristiano) del cosa significa vivere.

12 novembre 2008 alle ore 08:51

Finalmente un concetto espresso in maniera chiarissima, santo padre, ora abbiamo capito tutto!

12 novembre 2008 alle ore 10:24

zenta, mein liebe Vater Joseph,
lo za ke proprie lei è stato il Kriminalen Animatoren dell'ultima diskuzzione zu mio plog?
Zuo Interfento hat determinaten grosse Cvestionen und drei- diko drei- Posten in Ctema!
Du bist fanatikus und attizzactore di Fanactismus!
Mortazzen!
Frau Tez

12 novembre 2008 alle ore 10:31

che il vaticano non interferisca nelle decisioni delle famiglie ma pensi ad aiutare il prossimo con tutti i soldi che si ritrova

15 novembre 2008 alle ore 05:14
Anonymous  

I preti non si sposano, ma dettano leggi riguardo la famiglia. Altrettanto non hanno una loro famiglia, ma dettano leggi sulla fecondazione e su tutti i problemi della vita. Il problema non si pone se una ragazza da dodici anni in coma, senza speranza di risveglio debba scegliere, per lei, la famiglia di continuare una vita vegetale o morire. Il problema si pone quando si fanno le guerre, come quella recente dei balcani o il cataclisma dell'Afganistan e dell'Iraq. Dove giovani vittime muoiono per decisioni degli altri che si chiamano religiosi e amanti della famiglia.

16 novembre 2008 alle ore 01:16
Anonymous  

Sono un Cristiano cattolico, credente, però ancora non riesco a capire perchè il Vaticano continua la sua ingerenza nel caso in oggetto. Ma la vogliono capire che questa ragazza è ormai un vegetale, poverina, e che la sua forzata esistenza NON E' VITA; io credo che neppure Dio voglia far continuare a soffrire questa povera donna. Che Iddio abbia pietà della sua anima e l'accolga tra i Suoi Angeli in Paradiso.

16 novembre 2008 alle ore 01:16
Anonymous  

La Chiesa pensi allo Spirito,Lasci l'Uomo decidere della sua vita.
In Italia andate male anche perché la Chiesa si intromette dove non deve.

16 novembre 2008 alle ore 14:27
Arta  

E la solita ingerenza di una magistratura comunista che si arroga il diritto di legiferare,non ha le sue colpe? In Italia, piaccia o non piaccia, il 95% della popolazione e cristiano-credente, di che vi meravigliate? La chiesa come " Madre" spirituale ha tutto il diritto di intervenire.--

17 novembre 2008 alle ore 02:34
Mariaderosa1970  

Arta, quello che dici è profondamente antidemocratico. La chiesa cattolica, come qualunque confessione religiosa, non può permettersi di influenzare le leggi di uno stato laico, soprattutto se pretende di decidere per la vita e la morte di una persona che con la chiesa non ha nulla a che fare. Se così fosse non ci sarebbe troppa differenza tra il nostro stato e, che so, l'Iran o l'Afghanistan.

17 novembre 2008 alle ore 02:40
Anonymous  

CARISSIMA ARTA,PENSO PROPRIO CHE SBAGLI PARLANDO COSI,IO NON SONO NE COMUNISTA E NE ALTRO,PENSO SOLO CHE TUTTI POSSONO SCEGLIERE IL MODO DI VIVERE,NON FACENDO MALE AD ALTRI.NON FACCIAMO ENTRARE LA RELIGIONE NEL MONDO LAICO.LA LAICITA' E' UNA COSA,LA RELIGIONE UN'ALTRA.IO NON VIVO IN ITALIA,MA QUI NON FANNO ENTRARE LA RELIGIONE NELLA POLITICA,E SI VIVE BENE,IN PIU' SE UNA PERSONA E' VERAMENTE MALATA,ALLO STADIO FINALE,E SOFFRE FACENDO SOFFRIRE ANCHE I FAMILIARI,PUO' SCEGLIERE DI LASCIARE QUESTO MONDO CON SERENITA'E DIGNITA'.VORREI VEDERE TANTI ALTRI AL POSTO DELLA POVERA LUANA SE PARLEREBBERO COSI',SE SI TROVASSERO ALLO STADIO FINALE FRA SOFFERENZE ATROCI O UNA VITA TENUTA DA UNA MACCHINA.SE PRENDO UN CUORE E LO FACCIO BATTERE CON L'AIUTO DI UNA MACCHINA,NON VENIRMI A DIRE CHE QUEL CUORE E' UN ESSERE VIVENTE!!!!!!!
CIAO
JOEL

17 novembre 2008 alle ore 11:40
Anonymous  

ancora un commento semplicistico e "irresponsabile" del nostro p. Josef... su un tema così delicato, forse un po' più di serietà (o il silenzio invece di simili sciocchezze) ci stava meglio, caro padre. il problema è la visione e la concezione dell'uomo: artefice di sè e quindi padrone assoluto della sua vita o essere che, volente, nolente o dolente, dipende da altri, e, soprattutto, da un Altro per cui ciò che ha, ma, molto di più, ciò che è, non è in suo totale arbitrio? grosso problema... altro che due righette buttate là solo per... per cosa? un anonimo teologo

26 novembre 2008 alle ore 09:07

Posta un commento